Nel caso di ritrovamento di amianto, detto anche asbesto, è necessario procedere con specifici protocolli di smaltimento amianto a Roma per neutralizzare la sua pericolosità. Ogni volta che gli esperti intervengono, analizzano la situazione per procedere con il protocollo più indicato. Per attuare questa importantissima scelta, bisogna prendere in considerazione diversi fattori come la tipologia di amianto, l’estensione del prodotto, il grado di deterioramento, etc.
La scelta è tra la rimozione totale, la realizzazione di barriere architettoniche detta confino oppure l’incapsulamento. Quest’ultima procedura la vediamo meglio nel dettaglio nei paragrafi che seguono.
La tecnica dell’incapsulamento: che cosa prevede
Con la tecnica dell’incapsulamento, gli addetti allo smaltimento amianto a Roma devono ristabilire la matrice contenitiva delle fibre di amianto per evitare che vengano disperse. Se il prodotto non può essere rimosso del tutto, gli addetti utilizzano schiume, spray e simili che si induriscono per bloccare la fuoriuscita delle sottili fibre minerali. Purtroppo, è piuttosto frequente prodotti in amianto che veniva largamente utilizzato prima del suo completo divieto che risale all’anno 1990. In particolare, l’eternit, il cemento amianto e anche il rivestimento di tubature e cisterne dell’acqua necessitano di questi interventi perché si tratta sempre di prodotti che hanno oltre 30 anni e quindi sono soggetti a una certa usura e deterioramento naturale.
La fase di monitoraggio e controllo
Questo protocollo in caso di ritrovamento di prodotti con amianto, come anche la soluzione del confino, prevede la creazione di una seconda fase detta di monitoraggio e controllo. Lo scopo del monitoraggio è verificare la buona riuscita dell’intervento nel corso del tempo. Tutti i prodotti che contengono amianto che non sono stati rimossi del tutto, vanno controllati per evitare la naturale usura del prodotto utilizzato per l’incapsulamento non conti non costituisca un nuovo rischio per la salute delle persone. Si tratta di un’azione fondamentale perché il rilascio di anche una minima quantità di fibre di amianto potrebbe costituire l’origine di un problema di insorgenza di patologie respiratorie come il cancro ai polmoni e anche agli altri apparati del sistema respiratorio.