Per proteggersi dal virus, è diventata di uso comunque la mascherina. È una delle principali indicazioni del ministero della salute e dell’organizzazione mondiale della sanità. Oltre a preoccuparsi di minuziose operazioni di igienizzazioni e sanificazione delle superfici, la mascherina deve essere usata in maniera appropriata. Ancora troppe persone, purtroppo, non usano in maniera adeguata la mascherina e commettono errori grossolani che rischiando di aumentare la circolazione del pericolosissimo virus.

Deve coprire anche il naso

Per iniziare, la mascherina deve sempre coprire il naso e la bocca. Sono queste le due fonti attraverso le quali le persone producono esalazioni che contengono goccioline con virus e batterie, compresi i più pericolosi. La mascherina va sempre alzata fino a coprire le narici altrimenti non serve a nulla.

Va tenuta anche all’aperto

La mascherina che protegge dalla trasmissione va tenuta nei luoghi al chiuso soprattutto ma anche all’erto quando ci sono altre persone. Sebbene il contagio sia minore all’aira aperta, le distanze ravvicinate potrebbero esser al causa di circolazione del temibile virus che pare non lasci tregua. Complice la bella stagione, c’è più vogli di stare all’aria aperta ma le mascherine vanno comunque tenute indosso per evitare di ripiombare in situazioni con forti contagi e alta pressione sulle strutture medico – esistenziali.

Va butta via se usa e getta

Moltissime persone commettono l’errore di usare per più tempo una mascherina usa e getta. Come dice il nome, andrebbero usate e poi buttata via. si tratta di un dispositivo medico chirurgico che perde la sua capacità filtrante dopo l’uso. Per questo motivo, non può esser indossata per più giorni di seguito.

Alcuni la lavano e pensano così di poterla usare nuovamente, ma non è la verità. Con il lavaggio, la mascherina perde la sua capacità di bloccare le esalazioni e quindi non fa il suo lavoro. Solo le mascherine lavabili e riutilizzabili possono effettivamente venir lavate, sebbene la loro efficacia sia comunque minore già in partenza rispetto a quella delle mascherine chirurgiche.

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Di Editore