Ristrutturare un piccolo appartamento può essere più faticoso di quanto si immagini: avere poco spazio a disposizione costringe, infatti, a fare scelte a volte drastiche e nei casi peggiori a sacrificare la resa estetica delle soluzioni alla loro praticità. Una delle prime questioni che potrebbe ritrovarsi ad affrontare chi stia rimettendo a nuovo un bilocale o un monolocale è, per esempio, come sostituire le vecchie porte: le moderne porte standard richiedono, infatti, un certo spazio di installazione e non è detto che il budget consenta sempre di optare per soluzioni personalizzate. Ecco, allora, le tre tipologie di porte più adatte agli spazi piccoli.

A soffietto, scorrevole, a libro: le tre tipologie di porte più adatte agli spazi piccoli

A partire dalla vecchia porta a soffietto: è a tutti gli effetti una porta pieghevole e con una struttura a moduli fatta in modo che i singoli moduli si richiudano su sé stessi al momento dell’apertura. Per necessità deve essere una porta leggera ed è per questo che è fatta in genere in materiali come il legno o il PVC. Come tutte le porte leggere, però, può non risultare molto isolante sia a livello di luce e rumori e sia a livello di calore, eccetera. Se a questo si aggiunge che la resa estetica di una porta a soffietto non è il massimo, si capisce perché è una soluzione riservata per lo più agli ambienti di servizio come cucine, lavanderie, bagni secondari, ripostigli. Uno dei suoi indiscussi vantaggi è la facilità d’installazione.

Lo stesso non si può dire – non sempre, almeno – delle porte scorrevoli che sono, pure, forse in assoluto le porte più adatte agli spazi piccoli. Come suggerisce la stessa espressione, sono porte che scorrono attraverso un binario e non richiedono quindi l’ampio raggio di apertura necessario nel caso di una porta a battente. Nel caso delle porte scorrevoli a incasso, tra l’altro, il binario è nascosto all’interno del muro e ciò garantisce un risparmio di spazio ancora maggiore dal momento che, senza l’ingombro di un binario o di una mantovana come nel caso di porte scorrevoli di altro tipo, la parete corrispondente può essere utilizzata per ogni necessità. Le porte scorrevoli, realizzate in legno e a volte anche in legno pregiato e con finiture che richiamano quelle di pavimenti e altri mobili della casa, richiedono un certo budget e possono non essere la soluzione meno invasiva anche per quanto riguarda l’installazione.

Una soluzione intermedia ma non meno efficace viene, così, dalle porte interne a libro: sono porte a uno o a due battenti che all’apertura si ripiegano parzialmente mentre girano intorno a un perno. Lo spazio necessario per l’installazione si dimezza rispetto a quello per una porta tradizionale, ma si può recuperare ancora più spazio e creare meno ingombro optando per una porta a libro asimmetrica e, cioè, in cui sia una sola la porzione movibile. Il vantaggio di questa soluzione è, comunque, che si possono scegliere materiali e finiture e l’installazione non richiede lavori di muratura

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